La Chimera di Arezzo è una statua bronzea etrusca del V secolo a.C., considerata uno dei più importanti esempi di arte etrusca. Raffigura una creatura mitologica, la chimera, composta da parti di leone, capra e serpente.
Descrizione:
Scoperta e Conservazione:
La statua fu scoperta nel 1553 ad Arezzo, in Toscana, durante la costruzione di fortificazioni medicee. Fu subito riconosciuta come un'opera di grande valore e portata a Firenze. Attualmente è conservata al Museo Archeologico Nazionale di Firenze.
Significato:
Il significato originale della Chimera di Arezzo è ancora dibattuto. Potrebbe essere stata un'offerta votiva a una divinità, o un simbolo di potere e protezione. L'iscrizione in lingua etrusca sul suo piede anteriore, "Tinścvil", potrebbe essere un riferimento al dio Tinia, l'equivalente etrusco di Zeus/Giove.
Influenza:
La Chimera di Arezzo ha esercitato una notevole influenza sull'arte rinascimentale e successiva, diventando un simbolo dell'arte etrusca e della sua raffinatezza. La sua immagine è stata riprodotta in numerose opere d'arte e oggetti decorativi.
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